RESCUE

In principio era un semplice gruppo di appassionati della razza approdati all’omonimo gruppo facebook, nel quale si condividevano esperienze quotidiane, dubbi, informazioni, gioie e dolori.

Poi… apparve lui…  un piccolo bassotto a pelo raso…

La sua famiglia umana era obbligata a trasferirsi oltre oceano ma il loro cagnolino aveva un grandissimo bisogno di aiuto al quale non avrebbero potuto far fronte… Sì, perchè lui, Tomy, si era improvvisamente paralizzato…

L’assenza di lavoro, le difficoltà economiche, la preoccupazione di non potergli fornire le cure delle quali necessitava li hanno spinti, con grande dolore, ad affidarlo alle cure di alcuni volontari.

Il gruppo facebook, venuto a conoscenza di questa difficile storia, ha fatto in un attimo fronte comune e con donazioni, eventi ed attività varie, in primis una grande caccia al tesoro organizzata “virtualmente” a livello nazionale, ha fatto sì che Tomy potesse ricevere tutte le attenzioni, gli strumenti e le cure mediche ed affettive necessarie a garantirgli una qualità di vita dignitosa anche se, purtroppo, non ha potuto riprendere a camminare.

Da qui la decisione, fortemente voluta, di creare l’associazione e, di conseguenza, la nascita del rescue che oggi è una figura legalmente riconosciuta e con un iter lavorativo ben definito.

Siamo un rescue volutamente “di razza”, aiutiamo i bassotti che siano con o senza pedegree, che arrivino da situazioni disagiate, da abbandoni, da sequestri, da “canari”, che provengano da privati o da allevamenti. Diamo una mano anche a tutti quei cagnolini di origine sicuramente ignota con zampe corte e corpo lungo e, ogni tanto, anche a qualche “altotto” cioè con zampette non proprio bassissime.

Agiamo su tutto il territorio nazionale e siamo in continuo collegamento tra di noi tramite i social network che ci hanno permesso di eliminare le distanze e di poter agire contando su un “bacino di utenze” di migliaia di persone. La condivisione degli appelli nei vari gruppi e sui profili personali è il modo più rapido per raggiungere un numero elevatissimo di persone.  Ma non pensate che rispondere ad un appello con un “Lo voglio io” sia la carta vincente per portare a casa questo o quel cagnolino: vi vorremo incontrare e conoscere per verificare che la vostra famiglia sia quella più idonea, quella che maggiormente soddisfa le esigenze di quel determinato bassotto.

La nostra priorità è solo ed unicamente il benessere fisico e affettivo del cane che ha già subito un trauma per essere stato allontanato dal suo ambiente, quando addirittura non abbia subito maltrattamenti: non possiamo permetterci di prendere con leggerezza il suo nuovo futuro.

Il numero di questi piccoli disperati è, purtroppo, in costante aumento…